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Nuova Sabatini – dal 2 gennaio riaperto lo sportello

Dal 2 gennaio è riaperto lo sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi a valere sulla Nuova Sabatini.

 

Istituito nel 2013, il regime di aiuto Nuova Sabatini intende agevolare l’accesso al credito delle PMI per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Si tratta di uno dei principali strumenti agevolativi nazionali, la cui rilevanza per il sistema delle PMI è confermata dal notevole interesse mostrato sia da parte dei potenziali beneficiari che da parte degli operatori bancari.

Ad oggi, infatti, sono state presentate oltre 19mila domande, per un contributo concesso superiore a 360 milioni di euro. Numeri che hanno spinto il Governo, con la Legge di Bilancio, a prorogare lo strumento fino al 31 dicembre 2018, prevedendo al contempo uno stanziamento di complessivi 560 milioni di euro, di cui: 28 milioni di euro per il 2017, 84 milioni di euro per il 2018, 112 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021, 84 milioni di euro per il 2022 e 28 milioni di euro per il 2023.

Inoltre, per favorire la realizzazione di investimenti aventi carattere spiccatamente innovativo, con particolare riferimento a quelli ascrivibili al cosiddetto “Manufacturing 4.0”, il 20% dello stanziamento è destinato all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID). Compatibilmente con le norme europee sugli aiuti di Stato alle imprese, il contributo per tali investimenti potrà usufruire di una maggiorazione del 30%. Tra gli investimenti che danno titolo a beneficiare della Nuova Sabatini, anche i sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Dal 2 gennaio è ripartito lo sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi.

In linea con quanto previsto anche dalla Manovra, il contributo concesso alle PMI, a fronte del finanziamento ottenuto, è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali posticipate, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni. Le imprese potranno continuare a chiedere finanziamenti compresi tra 20mila e 2 milioni di euro.

In tempi brevi, fa sapere il Ministero dello Sviluppo economico, saranno aperti i termini per la presentazione delle domande per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Chi fosse interessato a maggiori informazioni o ad ottenere una consulenza, può contattare lo studio D’Audino, sia tramite il form in basso, sia dalla pagina contatti; i nostri esperti sono a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.

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