La consulenza di direzione: Come difendere l’azienda
Consulenza di direzione: indicazioni per migliorare i rapporti con le banche e la gestione dell’azienda.
Sono lontani i tempi in cui i direttori di banca con i loro superpoteri elargivano affidamenti a breve per i fabbisogni più svariati delle imprese, anche quelli personali.
Siamo anche lontani dall’opulenza visto che sono quasi dieci anni che viviamo una crisi conclamata che ha messo in ginocchio il nostro paese, ma soprattutto questo profondo Sud che fatica a rialzarsi.
In qualità di professionista e di consulente di direzione ritengo che alcuni punti non possono essere sottaciuti alla classe imprenditoriale
La redazione del bilancio non è più solo un problema collegato alle tasse ma deve interfacciarsi con il fabbisogno finanziario dell’azienda non perdendo di vista l’accesso al credito, il mantenimento e l’ampliamento delle linee di credito. Per tale motivo il documento contabile, detto bilancio, deve potere dimostrare nella sua interezza la capacità di generare flussi in maniera inconfutabile a riprova che la vision finanziaria e quindi l’analisi di bilancio diventa un autentico must per l’imprenditore.
In seconda battuta necessita mantenere o migliorare la performance aziendale con la banca perché il miglioramento di performance con quest’ultima si traduce in un minor costo del debito, consentendo di generare di fatto la creazione del valore.
La consulenza di direzione, attraverso periodici controlli e monitoraggi con check up concreti, restituiscono certezze o eventuali dubbi sulla conduzione aziendale ed il trend dell’azienda.
Per questo, non si può prescindere naturalmente da una chiara visione, e quindi da una proiezione aziendale che in genere contiene una strategia precisa e ben calendarizzata .
Che si chiami piano industriale, business plan o pianificazione a medio lungo termine, poco importa; in azienda il passato, il presente ed il futuro sono strettamente legati, del resto come il percorso delle persone, la differenza sta nei continui cambiamenti di obiettivi e di variabili di mercato che rendono questo percorso non sempre facilmente percorribile e che prevede spesso numerosi aggiustamenti. Questo andamento implica la presenza e la competenza di un management che sia idoneo a percepire e ad intervenire.
In base poi alle urgenze ed emergenze, conviene sempre adottare dei piani d’azione o action plan, strumenti da utilizzare nel breve periodo per fronteggiare le emergenze e contenere danni ed effetti che possono manifestarsi nel l’imminenza e a volte improvvisamente.
Per tale motivo esistono le specializzazioni, esattamente come ci insegna la scienza medica; serve ormai una differenziazione professionale e specialistica che consenta , esattamente come la medicina, interventi mirati da consulenti di direzione competenti che riescano, nell’emergenza, a minimizzare e neutralizzare gli effetti negativi e riattivare nel più breve tempo realtà aziendali che possono ancora generare valore e benessere.
Claudio D’Audino